mercoledì 31 agosto 2011

Spirito servile

A causa delle recenti vicende sul bilancio italiano, è diffusa una tesi – che ha avuto perfino eco su “La Stampa” in base alla quale gli italiani sono un popolo inadatto a scegliersi i propri governanti, e per i quali sarebbe necessario essere governati dai tedeschi o dagli svedesi (qui un esempio di queste proposte).

La logica è, notoriamente, materia noiosa. Si afferma che gli italiani sono inadatti a scegliere da chi farsi governare, ed è buffissimo che a farlo siano coloro che accusano il nostro attuale PdC di essere un dittatore.

Ossia, questi personaggi riescono ad affermare simultaneamente, senza sentirsi in contraddizione, che:

- gli italiani non sanno scegliere i propri governanti, quindi hanno bisogno di qualcun altro che scelga al posto loro

- il nostro PdC è accusato di golpe, ossia di cercare di ottenere il potere al di fuori del consenso democratico.

Al di là dello spirito servile che queste affermazioni evidenziano, sorge una domanda piuttosto spontanea: se alcune persone ritengono di essere incapaci di governarsi, perchè non propongono semplicemente una dittatura? O perchè non rinunciano a votare?

3 commenti:

  1. Beh, ma trascuri un elemento, magari questi si riconoscono nella canzone di Gaber "Io non mi sento italiano" e quindi pensano che in quanto non-italiani guiderebbero meglio il paese.

    Chiaramente gli italiani, me compreso, a una simile considerazione rispondono con una pernacchia, ma questo è un dettaglio.

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  2. palesemente,il loro problema è che gli italiani in maggioranza vogliono impedire a LORO di governare,solo che adesso il popolo è alla disperata ricerca di altri candidati per la bisogna,Satana interpellato a rifiutato facendo sapere che lui ci tiene al buon nome del suo inferno,e non se lo vuole far sputtanare da certi figuri,mica vuole che si sappia delle sue telefonate alla Madonna.

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  3. Non c'è nessuna maggioranza che voglia impedire loro di governare.

    Ci sono minoranze che hanno tutto l'interesse a mantenere lo status quo, mascherandole da "difesa di diritti" e altre interessanti amenità.

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