mercoledì 21 luglio 2010

Montanelli?

Parlando con un collega molto di sinistra e molto alternativo, è uscita l'idea che Montanelli sia una specie di figura di riferimento.

Non Quirino Montanelli, oscura figura di riformatore delle valli appenniniche, noto per i suoi studi sulla condizione dei costruttori di seggiole: no, proprio Indro Montanelli, già colonna del Corriere della Sera, poi fondatore e direttore del Giornale eccetera eccetera.

Ora. Io ho letto Montanelli per dieci anni, dai 15 ai 25 più o meno. Quindi parliamo di un periodo che va dal 1985 al 1995. E leggevo anche Repubblica. Quindi SO cosa diceva Repubblica nel periodo, e SO cosa diceva Montanelli.

Montanelli era COSTANTEMENTE all'opposto di qualsiasi proposta del mondo della sinistra. QUALSIASI. E il suo giornale e i suoi giornalisti ne erano i più feroci alfieri.

Tanto per fare un esempio

- energia nucleare: Montanelli era FEROCEMENTE a favore. Non a caso per lui scriveva uno come Mario Silvestri.

- droga: Montanelli era un fortissimo sponsor di Muccioli.

- P2: Montanelli la considerava la peggiore bufala del mondo, come in generale tutto il complottismo sulle varie stragi. Uno dei suoi giornalisti era risultato perfino iscritto.

- legge Basaglia sui manicomi. Montanelli la considevara questa sì una follia, ed pubblicava regolarmente le lettere dei poveracci che si trovavano a dover gestire i familiari malati di mente - cosa che, stranamente, Repubblica non faceva mai

- Berlusconi. Montanelli lo considerava uno straordinario imprenditore, e con lui i rapporti furono sempre ottimi, finchè non avvenne la discesa in politica del Berlusconi. Comunque, Montanelli difese le TV private per ANNI dagli attacchi della sinistra.

Tutto questo tanto per andare a memoria. Si può parlare di politica estera, di politica interna, di politica economica, di quello che vi pare: Montanelli era a sostenere idee OPPOSTE a quelle della sinistra alternativa. Non diverse: OPPOSTE.

E questo sarebbe il modello della sinistra?

4 commenti:

  1. Be', ma Montanelli è sempre stato di destra, per sua stessa ammissione e su questo nessuno, prima della sua morte, ha mai sentito la necessità di discutere.

    Così come Travaglio è sempre stato ed è di destra, ovviamente intendendo di "destra" una cosa abbastanza generica in cui sostanzialmente, in Italia, si rispecchiava la vecchia borghesia, cattolica, non proprio nata col dente avvelenato verso il fascismo, che è antistatalista ma solo quando le fa comodo, iperstatalista quando c'è da far menare i manganelli contro i poveracci.

    Davvero mi stupisco di quanto farlocca sia certa gente, a destra come a sinistra (tipo quelli che odiano Travaglio perché è di sinistra, per dire)

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  2. Come non ricordare l'impegno che mise per chiedere la santificazione del fondatore dell'Opus Dei?

    Tuttavia, sulla P2 non è che avesse tutti i torti...

    E su Travaglio, come si fa a non essere d'accordo con Tommy Angelo?

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  3. @blumfeld

    Qui non è tanto essere d'accordo o meno con Cilindro, qui è sapere cosa ha scritto.

    L'impressione è che nessuno dei suoi celebratori lo abbia mai letto (tranne quando parla male di Berlusconi).

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  4. L'impressione è che nessuno dei suoi celebratori lo abbia mai letto (tranne quando parla male di Berlusconi).

    Esatto.

    Funziona cosi': metti che Silvione-Chavez si svegli con piu' arteriosclerosi del solito e decida che Hamas dopotutto abbia delle rivendicazioni valide.

    Il giorno dopo nei centri sociali appariranno poster di Netanyahu descritto come baluardo contro l'imperialismo occidentale e la societa' patinata delle televisioni mediaset.

    E' gia' successo con Gheddafi.

    :-)

    Yossarian

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