giovedì 12 agosto 2010

Non è questo il problema

Se, come me, parlate spesso con politici di sinistra, vi sarà capitato di esporre loro un qualche vostro problema, e di aver sentito la loro risposta classica: “non è questo il problema”.

Per esempio, magari siete una donna, andate a spiegargli che vi sentite insicure ad andare in giro di notte per la città da sole, e vi sentite rispondere “Non è questo il problema: il 73,21% delle violenze contro le donne avviene in famiglia”. - Il politico di sinistra ha sempre una statistica da tirar fuori, anche se è incapace di fare una somma e una divisione.

Oppure, siete preoccupati perchè avete sentito che ci sono pedofili che hanno molestato bambini in un parco, e la risposta è “Non è questo il problema: l’82,12% degli abusi sui bambini è fatto da parenti.”

E così via. Se siete come me, prima o poi vi stufate di queste risposte, che denotano in generale supponenza e nello specifico ignoranza.

Se io sono un cittadino e vado da un politico a dirgli “ho un problema”, il politico NON PUO’ rispondere “non è questo il problema”. Un cittadino sa perfettamente qual è il suo problema, visto che ci sbatte la faccia tutti i giorni, e l’ultima cosa che vuole sentire è un politico idiota che tira fuori una statistica fatta a baccello per sostenere una tesi insostenibile.

Il politico non deve discutere il problema, deve proporre la soluzione. E la soluzione si caratterizza come “soluzione” e non come “minchiata pensata sul momento” grazie al fatto che il problema sparisce. Ripeto: una soluzione prevede che il problema per cui è stata pensato venga risolto e sparisca; altrimenti non è una soluzione.

Poi, sarebbe anche ora che qualcuno spiegasse ai politici che una statistica serve a capire dove sono i problemi, non a giocare con le parole. Mettere insieme – ad esempio – un’aggressione in strada e una violenza domestica è, statisticamente parlando, l’equivalente di sommare pere e zucchine.

Per esempio, io non sono preoccupato dei dati sulle violenze domestiche contro i bambini, perchè conosco tutte le persone che sono vicine a mio figlio e so che tipo di persone sono. E’ un fatto che posso tenere personalmente sotto controllo, su cui posso essere parte attiva. Mentre sono molto preoccupato di sentire che un pedofilo da fastidio a un bambino nel parco: lì non posso esserci sempre, e quindi è lì che chiedo al politico una soluzione.

La prossima volta che parlate con un personaggio impegnato in politica, esponetegli un vostro problema – un problema vero, non una cosa come la guerra nel Darfur o il riscaldamento globale. Ascoltate la risposta che vi da. E’ un ottimo criterio per scegliere chi votare alle prossime elezioni.

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